LE FIL DU MONDE
LE SCULTURE IN TESSUTO DI ELIZABETH ARO
Dal 27 ottobre al 6 gennaio 2019 le sale del Filatoio di Caraglio ospiteranno le grandi sculture in tessuto dell’artista Elizabeth Aro. Le sculture sono le protagoniste della mostra “Le fil du monde. Migrazioni e identità nell’opera di Elizabeth Aro”; l’esposizione, a cura di Elena Inchingolo e Paola Stroppiana, presenta la ricerca dell’artista di origine argentina, che ha nel suo curriculum una lunga serie di esposizioni personali e collettive in ambito nazionale e internazionale.
Nata a Buenos Aires, dove ha studiato, è poi approdata in Spagna per giungere infine in Italia. “In me – dice – c’ è una permanente oscillazione fra culture diverse”.
Il concetto di integrazione tra culture diverse è richiamato dal percorso espositivo, come l’opera “Ulivi”, due alberi a dimensione naturale in broccato di cotone e velluto, uno bianco e uno nero, due opposti che si confrontano per conoscersi e riconoscersi. Sofferenza ed energia sono invece evocate dall’ installazione “Santa Sangre”, una massa di appendici vellutate che scivolano come un fiume di sangue, trasmettendo l’idea del martirio.
E quale oggetto più del mappamondo, ci parla del sogno di poter avere un pianeta che sia la casa di tutti? Mundo, l’emblematico globo di tre metri di diametro che oscilla dall’alto del soffitto, realizzato in feltro bianco naturale, presenta i continenti che scivolano lentamente verso il Sud del mondo, da sempre percepito come un luogo altro, più difficile da comprendere e raggiungere.
La mostra rientra nelle azioni del progetto europeo di cooperazione transfrontaliera MigrACTION, che si propone di valorizzare l’itinerario che unisce le valli Stura e Ubaye, un tempo percorso dai valligiani piemontesi che emigravano verso la Francia.
La mostra è promossa dalla Fondazione Filatoio Rosso in collaborazione con il Comune di Caraglio e Fondazione Artea e realizzata con il contributo dell’Unione Europea – Programma Interreg V-A Italia-Francia ALCOTRA 2014-2020 e si avvale del patrocinio del Museo Regionale dell’Emigrazione dei Piemontesi nel mondo.